Android 15, cresce la curiosità. Ecco cosa possiamo aspettarci.
Secondo le ultime indiscrezioni raccolte da Android Headlines, Google ha pianificato il lancio ufficiale di Android 15 per il 15 ottobre, iniziando con i suoi dispositivi Pixel. A differenza delle versioni precedenti, Google ha già reso disponibile il codice sorgente di Android 15 tramite l’Android Open Source Project (AOSP) all’inizio di settembre, ma ha deciso di posticipare il rilascio over-the-air (OTA) per i dispositivi compatibili.
Il motivo di questo ritardo sembra essere legato a una festività negli Stati Uniti: il 14 ottobre, infatti, è il Giorno di Colombo, e per evitare complicazioni logistiche, Google avrebbe optato per rilasciare Android 15 il giorno successivo, martedì 15 ottobre. Questo aggiornamento sarà disponibile per i dispositivi Pixel a partire dalla serie 6, segnando una svolta importante poiché sarà la prima versione di Android ottimizzata esclusivamente per i dispositivi con chip Tensor.
Per i possessori di Pixel 6 e Pixel 6 Pro, Android 15 sarà l’ultimo aggiornamento importante, sebbene continueranno a ricevere patch di sicurezza fino al 2026. L’approccio di Google quest’anno appare diverso rispetto al passato: mentre solitamente il nuovo Android veniva lanciato in contemporanea con la presentazione dei nuovi Pixel, quest’anno la serie Pixel 9 è stata svelata in agosto, già con Android 14 preinstallato. I nuovi modelli riceveranno l’aggiornamento a Android 15 insieme a tutti gli altri dispositivi supportati.
Questa mossa potrebbe rivelarsi vincente per Google, che ha sfruttato il tempo extra per perfezionare il sistema operativo, garantendo un lancio più stabile e con meno problemi. Gli sviluppatori, inoltre, hanno avuto a disposizione un periodo più lungo per testare le nuove API e funzionalità introdotte.
Le fonti vicine a Google suggeriscono che la data del 15 ottobre sia ormai fissata, ma come sempre, non si esclude la possibilità di un ulteriore ritardo qualora emergessero problematiche tecniche dell’ultimo minuto. La priorità resta infatti la stabilità e l’affidabilità di Android 15, piuttosto che rispettare una scadenza rigida.