Spotify pronto ad un cambio importante del suo algoritmo. Ecco le possibili novità e le implicazioni per gli utilizzatori dell’app.

Spotify rappresenta ormai una realtà molto solida nel mercato virtuale legato alla musica. Il suo successo è globale. Dal 2018 l’incremento nel numero di utenti è del 30%. Con questi dati ha superato di gran lunga tutti i diretti concorrenti come Amazon Music e Apple Music. Spotify sfrutta un algoritmo che pone in evidenza i brani più ascoltati e più ricercati. Così facendo vengono promossi i brani più ascoltati e noti, che sono in grado di raggiungere un maggior numero di ascolti in poco tempo.

Così facendo però la piattaforma finisce per penalizzare artisti emergenti e poco noti, che spesso sfruttano questa piattaforma musicale proprio per farsi conoscere.

Conscio di questa realtà Spotify si è detto pronto a cambiare l’algoritmo. La piattaforma cercherà pertanto di dare maggiore visibilità agli artisti emergenti. Come accadrà questo? Le etichette avranno la possibilità di chiedere alla piattaforma di riprodurre un brano. In realtà si tratterà di una vera e propria promozione del brano. Il servizio avrà ovviamente un costo. Ad ogni modo il responsabile del Marketing dei prodotti dell’azienda ha voluto precisare che si continuerà a versare il 70% dei guadagni per i diritti alle case discografiche.

Se l’artista sceglierà di effettuare la promozione del brano riceverà una commissione più bassa. Diverso invece se sarà l’utente interessato alla canzone a cercarla direttamente sulla piattaforma.

La domanda sorge spontanea. Questa novità influirà sulle abitudini di ascolto degli utenti? In parte sì. Dato che spingerà ad ascoltare musica meno nota. La modifica dell’algoritmo al momento è in fase di sviluppo. Bisognerà attendere ancora, non si sa quanto, per poter vederne gli effetti.